Tra domenica e lunedì a Los Angeles si è disputata la 56ª edizione del Super Bowl, la finale del campionato di football americano NFL. È stata vinta dai Los Angeles Rams, i favoriti, che hanno battuto 23-20 i Cincinnati Bengals nel loro stadio, com’era successo anche l’anno scorso ai Tampa Bay Buccaneers di Tom Brady. È stata una partita combattuta, rimasta in bilico fino agli ultimi secondi di gioco. La finale del Superbowl se da un punto di vista competitivo è un avvenimento che appassiona principalmente i tifosi sportivi americani, sotto l’aspetto dell’intrattenimento è un contenitore innovativo che coinvolge il pubblico da tutto il mondo.
Insieme alla finale di coppa del mondo ed alla cerimonia di apertura e chiusura delle olimpiadi parliamo dell’evento più spettacolare e commerciale che ci sia. Sugli spalti decine di vip, quest’anno sotto i riflettori Lebron James, Justin Bieber e la moglie Haley, la coppia Jennifer Lopez e Ben Affleck, l’attrice Charlize Theron, Jay-Z e la modella Kendall Jenner. Lo spettacolo all’intervallo è un catalizzatore impressionante, si allestisce una vera e propria performance architettata nel minimo dettaglio. Quest’anno è stata centrata sulla carriera da produttore di Dr.Dre, ovviamente come protagonisti i cantanti con i quali ha collaborato: Snoop Dogg, 50 cent, Mary J.Blige Kendrick Lamar ed Eminem. Sotto l’aspetto digitale la quantità di contenuti social generati è elevatissima e la loro carica virale impressionante. Non a caso le multinazionali di tutto il mondo investono budget spropositati per ottenere spazi di visibilità durante l’evento, generando una competizione agguerritissima per produrre lo spot più coinvolgente. Inoltre non mancano le sorprese, due fuori programma quest’anno; un’invasione di campo da parte di un tifoso e la proposta di matrimonio di Taylor Rapp. Il “safety” (ruolo difensivo nelle squadre di football americano) dei Los Angeles Rams si è inginocchiato davanti alla fidanzata ottenendo un sì. Una doppia vittoria unita alla conquista del Super Bowl.
Ma tutto questo spettacolo sportivo come viene vissuto in Italia?
Il Football americano, come dice la parola stessa, è sport conosciuto e praticato ad alto livello praticamente solo negli Stati Uniti. In nessun’altra disciplina di squadra c’è una tale differenza tra una nazione e il resto del mondo. Tutto il mondo però, nel giorno del Super Bowl, guarda la finale del campionato NFL o comunque viene a sapere che c’è e ci butta almeno un occhio. Ogni anno, quindi, questo sport ha un momento di visibilità mondiale e questo succede anche in Italia. Da qualche anno la Federazione Italiana di American Football si è organizzata per mandare le proprie squadre nei locali più importanti delle città dove giocano i loro campionati che propongono la visione del Super Bowl. A Roma, ad esempio, ogni anno almeno una squadra è presente all’Hard Rock Cafè, che peraltro si trova vicino all’ambasciata americana e attrae naturalmente tantissimi americani che vivono a Roma, oltre che tanti curiosi che vogliono legare la visione della partita a una serata a tema.
Nell’Hard Rock di Firenze accade da tempo la stessa cosa, come, appunto, in ogni città dove ci sia una squadra italiana di football americano. All’interno del locale viene presentata la squadra, che peraltro, dato che il campionato italiano inizia a fine febbraio e il Super Bowl si svolge la prima domenica di febbraio, sta iniziando in quel momento la propria stagione. E’ un momento fondamentale perché, nel momento in cui tutti guardano il football americano, molti si accorgono che questo sport si gioca anche in Italia e che imparare a giocare, o andare a guardarlo, è molto più semplice di quanto si creda. I giocatori stanno lì, in alcuni casi spiegano anche le regole, guardano la partita e tifano. È un modo intelligente per una piccola federazione di sfruttare la risonanza mondiale di un evento legato al proprio sport.
La stessa cosa, da qualche anno, la fa anche la federazione italiana di cheerleading, perché in ognuna di queste occasioni organizza piccoli spettacoli all’interno dei locali, che possono presentarsi quindi come un piccolo stadio, mentre la federazione può promuovere facilmente la propria attività. È quindi, una grande opportunità di marketing anche per i locali stessi. Che presentano la serata offrendo a chi vorrà vedere la partita presso di loro, l’atmosfera di uno stadio americano: giocatori veri, cibo americano, spettacoli di cheerleader, entusiasmo genuino verso uno sport forse un po’ strano ma che emoziona.
E il locale dà anche una grande dimostrazione di potersi reinventare a seconda dell’occasione.