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Identità competitiva: il Liverpool

Quando parliamo di identità competitiva nel Liverpool non ci riferiamo alle caratteristiche della rosa o alle idee di gioco del suo allenatore. Oltre ad essere errato, è irrispettoso verso la città e la sua gente. Abbiamo accomunato due periodi di successo del Liverpool, mettendo a confronto la storia di due allenatori del Club per comprendere quale sia il valore che ha caratterizzato i successi dei Reds.

Bill Shankly  allenatore leggendario del Liverpool, ha costruito il suo modo di interpretare il calcio sulle sue idee socialiste: gioco corale, in cui ogni giocatore partecipa a tutte le fasi dell’azione e il singolo si esalta all’interno di un collettivo organizzato e dinamico.  Il suo approccio al calcio ha trovato una forte sinergia con la mentalità della città di Liverpool. Questo perché Liverpool non è solo un club, ma è anche il porto, la gente della città, il suo passato di roccaforte laburista, la rivoluzione industriale e la sua storia socialista. Bill Shankly, si è riuscito a fondere con la città e la sua gente creando un legame di sangue. In un’intervista dichiarò:” Sono stato fatto per il Liverpool e il Liverpool è stato fatto per me’. 

Quando nel 1959 Bill Shankly prese in mano il Liverpool, la squadra proveniva da uno dei punti più bassi della sua storia. In tre stagioni Shankly riuscì a riportare i Reds in Prima Divisione e costruì la base per i successi futuri, è rimasto al Liverpool per ben 15 anni vincendo 3 campionati, 2 FA Cup ed il 1° titolo europeo del Liverpool. Questo forte concetto di unità venne rimarcato anche dalla canzone diventata l’inno leggendario dei Reds” You will Never Walk Alone”, che non a caso venne cantato  per la prima volta durante il periodo di Bill Shankly ; quasi a sancire quel forte legame che univa tutto il club: dai giocatori alla sua gente. Lo stesso percorso si è ripetuto anni dopo; la storia di Bill Shankly può essere accomunata a quella di Jurgen Klopp. La personalità di Shankly è stata costruita su entusiasmo e convinzione, quella di Klopp su carisma e umorismo. Ma entrambi hanno varcato la porta d’ingresso di Anfield desiderando costruire un potere collettivo. Peter moore  Amministratore delegato del Liverpool parlando in una intervista ha dichiarato:”Spesso riflettiamo sull’era di Shankly” “Lo stesso si potrebbe dire di Jurgen. Capisce i valori del club, cosa significa per i tifosi e quanto siano importanti. C’è un legame psicologico tra Allenatore e tifosi. Ne abbiamo avuti molti a Liverpool nel corso dei decenni, ma l’esempio più vicino è quello che ha fatto Shankly è Jurgen Klopp”.

Jurgen Klopp oltre ad aver vinto la Champions League, ha vinto il campionato dopo quasi 30 anni e siede sulla panchina da oltre 6 stagioni.

L’incontro di queste due storie ci indica che ciò che fa la differenza per il contesto di Liverpool: il punto d’incontro  tra il club e l’ambiente è il valore aggiunto sul quale si basa l’identità competitiva del Club. Il Liverpool non ha scelto l’allenatore con più titoli alle spalle, ma il più adatto per il suo contesto. Il Liverpool non ha scelto Messi e Cristiano Ronaldo per vincere Champions e Premier, ma giocatori disposti a sacrificarsi per un bene superiore; Liverpool e la sua gente.

Questi sono valori nel quale il club si rispecchia, così forti da caratterizzare tutte le aree delle società sportiva. L’ attuale direttore generale del Liverpool ha spiegato da dove è partito per identificare la strategia di Marketing alla base della società “Dire che il Liverpool è unico, non significa niente. Anche Real Madrid, Barça, Bayern, Dortmund lo sono. Allora, ci siamo chiesti: come sviluppiamo questo concetto? Avevamo questa incredibile figura storica: Bill Shankly, un socialista scozzese. Lui era convinto che il calcio significasse lavorare insieme, era un vero socialista. E allora noi del marketing ci siamo posti come obiettivo quello di tradurre in parole questo concetto. Questa idea del Liverpool è più importante di vincere o perdere.”

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